A una settimana dal Pistachio Street Food Festival, scopri tutti i segreti dello “smeraldo”, da secoli il frutto più prezioso e amato al mondo

Dal Medio Oriente all’Europa, le origini di una lunga storia d’amore

L’amore per il pistacchio affonda le sue radici in Medio Oriente e risale a più di 9000 anni fa. Nei secoli, questo frutto non ha mai perso il suo fascino mistico ed è stato oggetto di numerosi miti e leggende. Nella Bibbia viene citato come il cibo che Adamo ed Eva rubarono dal Giardino dell’Eden per portarlo sulla Terra. Nella tradizione mediorientale, si dice che la Regina di Saba, leggendaria monarca dell’Arabia Meridionale e dell’Abissinia, avesse proibito al popolo di mangiare pistacchi, un cibo lussuoso, da riservarsi alla famiglia reale. Quando i Romani conquistarono il Levante, i pistacchi divennero un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria imperiale.

Un frutto dalle innumerevoli proprietà benefiche

Miti e leggende a parte, esistono alcuni fatti scientificamente provati che contribuiscono a rendere il pistacchio uno dei frutti più amati al mondo. Innanzitutto, pur essendo ricco di sostanze nutritive, in particolare proteine, il pistacchio è povero di calorie. In secondo luogo, aiuta a preservare la salute del sistema cardiovascolare, abbassando colesterolo e pressione e migliorando la salute dei vasi sanguigni. Infine, è ricco di antiossidanti, che aiutano a prevenire alcune patologie che pare siano scatenate dallo stress ossidativo, tra cui malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi o l’ictus, tumore, Alzheimer e demenza.

Un vero piacere per le papille gustative

Non ultimo, il pistacchio è un ingrediente prelibato, che conferisce un sapore unico alle nostre ricette, pur essendo molto versatile nell’uso. Questo è probabilmente il motivo per cui è utilizzato in quasi tutte le cucine del mondo, anche se in modi molto diversi.

Crostino con mortadella, stracciatella e granella di pistacchi

Un unico ingrediente per tradizioni culinarie diverse

I primi paesi che meritano di essere citati per il generoso utilizzo di pistacchi in cucina sono sicuramente quelli mediorientali, dove tale ingrediente risulta estremamente diffuso. Infatti, essendo questi paesi il luogo d’origine del pistacchio e detenendo tuttora il primato per produzione ed esportazione (Iran, Turchia e Siria figurano tra i primi 5 Paesi al mondo), nelle cucine locali i pistacchi compaiono indistintamente in ricette salate o dolci, di carne o di pesce. Tra i tanti, possiamo citare la zuppa di pistacchi persiana o il riso con datteri e pistacchi, il Börek turco con carne di manzo speziata e pistacchi, i tipici Katmer (frittelle croccanti con pistacchio e panna montata) e l’intramontabile Baklava al pistacchio.

Baklava turco al pistacchio

Altri paesi, raggiunti dal pistacchio in tempi successivi, lo utilizzano come condimento o topping, ma anche come ingrediente chiave di numerose salse o persino bevande. Nella tradizione asiatica, viene utilizzato in granella per guarnire piatti o preparare salse, tra cui la tipica Ssamjang piccante coreana. Nella tradizione sudamericana, viene utilizzato per insaporire i piatti della tradizione, come nel caso del Pipián messicano al pistacchio (una salsa verde a base di verdure e pistacchi, spesso accompagnata da chorizos), o come ingrediente fondamentale di bevande rinfrescanti, come l’orchata al pistacchio.

Pistachio Street Food Festival, l’unico festival in Germania a celebrare il pistacchio in tutte le sue forme

Al nostro Pistachio Street Food Festival, ti offriremo la possibilità di provare alcune delle tradizioni culinarie citate. Tra i trucks che ospiteremo troverai

  • l’iraniano Teheran 021
  • il coreano Guten Dag
  • il peruviano Jarù
  • il messicano El Mexicano Tacos

nonché numerosissime specialità della tradizione culinaria italiana, che puoi trovare in questo articolo.

Vieni a scoprire tutti i segreti che “lo smeraldo” ha in serbo per te!

Recap: Pistachio Street Food Festival 2022

Sabato 27 e domenica 28 agosto dalle 11 alle 22
Jules B-Part nel parco Gleisdreieck (Luckenwalder Str. 6b, 10963 Berlino)
Ingresso: 3€ (gratis per i bambini sotto i 12 anni e per chi si presenta in completo outfit verde)
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